La decisione della Corte di Cassazione sul caso Cospito è la logica conclusione della campagna orchestrata dal governo, dal ministero dell’interno e da quello della giustizia contro il movimento anarchico, ripresa e amplificata dagli organi di informazione. I ripetuti calunniosi riferimenti alla Federazione Anarchica Italiana, la criminalizzazione di ogni gesto di protesta, per cui scritte e striscioni diventano attentati, atti terroristici e le proteste diventano violenze e i gesti di solidarietà complicità, fanno da contorno alle menzogne propinate dai ministri.
Nordio ha accusato Cospito di agire violentemente con il suo sciopero della fame. Una persona sottoposta alla tortura del 41 bis sarebbe violento perché sostiene con un gesto che è il massimo della non-violenza la sua richiesta di giustizia. Ancora, Cospito sarebbe il capo degli anarchici, lo dimostrerebbero le proteste in suo favore; ma allora, a cosa serve il 41 bis, se il detenuto riesce ancora a mandare messaggi ai suoi accoliti? Seguendo questo ragionamento, si potrebbe anche supporre che Nordio sia il vero capo degli anarchici, perché con la sua persecuzione provoca la loro reazione.
La violenza dell’azione di lotta intrapresa da Alfredo Cospito sta tutta nel fatto che smaschera la vernice di rispettabilità democratica che i criminali al governo si sono dipinti addosso. Il garantismo di Nordio si dissolve come neve al sole quando sotto i colpi della magistratura cadono gli oppositori e non i potenti, quando la repressione colpisce l’opposizione sociale o anche la semplice voglia di divertirsi senza arricchire le industrie del divertimento.
La democrazia autoritaria si è imposta in Italia dai tempi di Craxi e di Cossiga, e ha fatto passi da gigante aggiungendo alle norme del codice fascista il 41bis e l’ergastolo ostativo, condannati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, con lo stato di emergenza inaugurato con l’epidemia Covid e continuato con la guerra in Ucraina. La persecuzione di Alfredo Cospito è la punta di un iceberg, formato da denunce e decreti penali, provvedimenti amministrativi, licenziamenti di lavoratrici e lavoratori non sottomessi, decreti di espulsione e chi più ne ha più ne metta.
Questo governo non solo è bugiardo, è anche torturatore, visto che fra i primi provvedimenti presi dal consiglio dei ministri c’è la proroga appunto del 41 bis e dell’ergastolo ostativo.
Questo governo non solo è bugiardo e torturatore, è anche terrorista, perché contribuisce con le armi e con i finanziamenti alla prosecuzione della guerra in Ucraina. E qui non si tratta dei petardi attribuiti al movimento anarchico, si tratta di granate da 155, che costano migliaia di euro ciascuna e sono capaci di uccidere decine di persone. Ma terroristi sono gli altri, chi uccide migliaia di persone protetto da mostrine e galloni non è un terrorista, è un eroe per il proprio governo.
Il governo ha paura, ha paura del movimento anarchico, e ne ha tutte le ragioni, perché chi milita nel movimento anarchico non cerca la trattativa col governo, non è disposto a barattare i punti del proprio programma con posti di potere; perché il movimento anarchico ha già dimostrato che, per quanto poco numeroso, è un osso troppo duro da masticare per qualsiasi potente. Lo abbiamo dimostrato con la campagna contro la Strage di Stato, che ha minato per anni la fiducia nelle istituzioni, e che quanto è successo dopo la scarcerazione dei compagni accusati della strage di piazza Fontana non ha certo aumentato. Quella scarcerazione è stata il frutto di una campagna di massa che ha avuto come presupposto l’unità del movimento anarchico attorno alle parole d’ordine “Valpreda innocente, Pinelli assassinato”. In quegli anni, non c’era manifestazione in cui non fosse presente uno striscione, un volantino, un intervento su questi temi. Se riusciremo a trovare la stessa unità, se riusciremo ad impegnarci nello stesso modo a livello di massa, per il governo saranno tempi bui.
Fuori Alfredo Cospito dal 41bis, aboliamo il 41 bis e l’ergastolo ostativo.